Escursione sulla collina delle Grazie

Con il patrocinio del Comune di Chiavari

Prenotazioni e informazioni

Entro venerdì 11 ottobre 2024

oppure prenota in Sede o Contattando un R.d.L. 

Successivamente il R.d.L. ti aggiungerà al gruppo WhatsApp dedicato

Logistica e organizzazione

RITROVO ore 8.50 a Chiavari in fondo a corso Buenos Aires, presso il capolinea del bus 704.

PARTENZA ore 9.00

ARRIVO previsto ore 12 circa a Chiavari in piazza N.S. dell’Orto davanti alle poste centrali.

PERCORSO: Pineta delle Grazie – Santuario Madonna delle Grazie – Sant’Andrea di Rovereto – Monte Cucco (Telegrafo) – Bacezza – Chiavari

QUOTA DI PARTECIPAZIONE (COMPRESA ASSICURAZIONE) € 3,00

IN CASO DI TEMPO AVVERSO LA GITA SARÀ ANNULLATA


Percorso

Difficoltà: E
Dislivello: m 350 ca
Tempi: h 3 ca

Equipaggiamento consigliato

Abbigliamento autunnale leggero
 Scarponcini da trekking

Consigliati i bastoncini

Referente della Logistica (R.d.L.)

Silvio Spotorno

Itinerario

L’escursione inizia con un sentiero in forte salita nella Pineta delle Grazie, fra pini d’Aleppo, lecci e macchia mediterranea. Si incontrano anche resti di costruzioni in cemento armato risalenti alla Seconda guerra mondiale. Giunti al santuario, dal piazzale si può abbracciare con lo sguardo l’intero golfo del Tigullio, da Sestri Levante a Portofino. All’interno della chiesa risultano interessanti le pareti affrescate dal pittore Teramo Piaggio e la statuetta della Madonna con il Bambino, forse scolpita nelle Fiandre, che è all’origine della costruzione del santuario nella prima metà del Quattrocento. La controfacciata è stata invece affrescata, circa un secolo dopo, da Luca Cambiaso con un grandioso “Giudizio Universale”.

Si prosegue quindi su strada asfaltata verso Sant’Andrea di Rovereto, amena frazione di Chiavari, posta a circa 200 metri sul mare in eccezionale posizione panoramica. Lasciato l’asfalto, si risale brevemente per raggiungere il crinale che separa Rovereto dalla valle del rio Campodonico e, rientrati nel bosco, salendo ancora di un centinaio di metri, si raggiunge la cima del monte Cucco, detto anche Telegrafo (m. 328). Qui sono ancora visibili i ruderi della costruzione che ospitava una stazione ricevente e trasmittente, posta sulla linea Parigi-Roma, del telegrafo ottico ideato in Francia dai fratelli Chappe a fine Settecento.

Immagine che contiene testo, Carattere, logo, cerchio

Descrizione generata automaticamenteDalla vetta si scende, prima nel bosco, dove sono ancora presenti i palchetti utilizzati per la caccia agli uccelli migratori, poi nei terrazzamenti coltivati ad ulivo, fino a raggiungere la via Aurelia e, percorsone un breve tratto, si giunge sull’ampio sagrato della chiesa di Bacezza, santuario dedicato alla Madonna dell’Ulivo. Questa chiesa ha origini molto antiche ed è caratterizzata dalla presenza di un pregevole altare ipogeo. Ci si porta quindi sulla pedonale via antica romana, in fondo alla quale si incrocia via Fiume e, percorrendo le vie cittadine, in breve si arriva destinazione.

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